Grande si ma..

Ho guardato un po' di video del recente salone dell'automobile di Ginevra, StranoMaVero qualche novità, oltre i soliti concept car che vedremo o forse no, anche concetti più tangibili.

In particolare hanno fatto parlare di se due vetture di tutti i giorni, la Renault Clio e la Peugeot 208. La prima è rimasta per lo più identica fuori, mentre dentro è stata completamente rivista. In effetti l'aspetto interno delle versioni in commercio appariva non proprio all'altezza della concorrenza, eppure neanche 5 anni fa le cose erano ben diverse. Era una delle prime, anzi forse la prima berlina di massa con un tablet al centro della plancia.

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immagine creative commons cc0

La seconda, la Peugeot, invece mi ha preso alla sprovvista perché la versione in commercio non è proprio antiquata, ne fuori ne sopratutto dentro. Eppure è stata totalmente rivista, anzi stravolta, visto che con la versione precedente non rimane praticamente nulla.

Al di là dei giudizi soggettivi è certo che le auto crescono, sia come dimensioni, che come qualità di materiali e tecnologie. Poi chiaramente le versioni viste al salone erano sicuramente le top di gamma, immagino che le versioni base avranno dei compromessi. Ad ogni modo quelle che sono ancora oggi considerate le auto di massa, e di fatto sono le più vendute, infatti la Clio è l'auto estera più venduta in Italia o qualcosa del genere, immagino che queste "iniezioni" di tecnologia e qualità ritoccheranno i prezzi verso l'alto.

Un po' come era accaduto alla Golf, da vettura di massa a vettura costosa, con conseguente calo di quantità come numero di vetture in circolazione, ma aumento di profitti per l'azienda. E tutti, FCA in primis, si sta buttando su auto di un certo livello, di lusso. Tanto che oramai è rimasta solo la Panda che però risulta essere vecchia, poi il vuoto. Evidentemente quello che era lo spazio commerciale della Punto dovrebbe (nelle intenzioni del management) essere preso dalla 500X o li nei dintorni. Ma non è così, le auto coreane hanno velocemente occupato quello spazio e oramai lo dominano saldamente.

A questo aggiungiamo fattori esterni vari, l'improvvisa e a mio avviso insensata guerra contro il Diesel, leggi e regolamenti poco chiari, le auto elettriche che però oltre a costare davvero tanto hanno parecchi vulnus che non le possono ancora rendere comparabili ai sistemi endotermici e poi le trappole finanziarie per cui è chiaro che qui il vero scopo non è vendere l'auto ma un piano finanziario che ingabbi il cliente più a lungo possibile.

Non ci vuole un genio per fiutare una grossa crisi del settore. Le auto più costose si abbeverano su uno stagno che è quanto mai affollato, ma l'acqua rimane quella, anzi potrebbe essere pure in diminuzione. Il mercato "economico" non interessa o forse non è semplicemente profittevole in base ai rischi ed ecco fatto il corto circuito.

Da un parte beni di lusso, dall'altra potere d'acquisto in diminuzione. A cui si aggiungono capitali che vanno ad oriente senza lasciare nulla o poco, sul tessuto economico. Per i dealer di auto usate si prospettano belle vendite, in effetti l'usato rimane per certi versi una scelta paradossalmente più sicura.

Infatti a fronte delle vendite in pseudo-leasing attuate dalle case, si evince che le auto ritirate per darne una nuova nuova, avendola già sostanzialmente pagata, faranno fare cassa extra proprio nella vendita di seconda mano. Per altro la vettura di ritiro deriva da vincoli stringenti, non essere danneggiata e non aver fatto più di tot km, quindi sull'usato potrebbe essere pure un affare.

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