La mia scommessa su PAL, un punto di vista più ampio [Originale Partiko #14]

Ormai non nascondo che fra le tante versioni del fork del condenser, PALnet è quello che più mi intriga.

Non è poi tanto legato al fatto dell’interfaccia in se, che tanto più o meno, logo a parte è uguale a Steemit.

Ciò che più mi affascina è l’economia del progetto.

Spesso ci si lamenta su Steem che le balene hanno troppo potere, che gli autori non ricevono giusti compensi, che l’hardfork in arrivo è uno sbaglio.

In realtà, anche grazie a PAL, mi sento ormai di dire che l’hardfork ha il suo effettivo fondamento.

Ecco che PALnet introduce una nuova economia partendo da zero, senza per forza dover duplicare il codice di Steem, come molti facevano in passato.

Ieri ho iniziato a comprare altri tokens liquidando una buona parte degli ordini di vendita portando pure il prezzo ad un +20%.

La liquidità è bassa in quanto sidechain di una blockchain che al momento passa inosservata, quindi anche qualche decina di euro in STEEM crea molta volatilità, basta che date un’occhiata al pump sproporzionato di Mustakkio Coin questa mattina con un 900% gain.

Non go idea di che prezzo abbia ora, potrebbe aver già crashato.

In ogni caso ieri ho aggiunto circa 400 PAL al wallet e ho in mente di aggiungerne altri se il prezzo scende.

Fra post e curation, ora riesco a ricevere più PAL tokens, inoltre buona parte degli altri tokens che ho nel wallet vanno venduti per comprare altri PAL e fare Power Up.

Lo split 50/50 funziona alla grande su PAL e penso che anche su Steem porterà benefici perché effettivamente incentiva a curare i post molto più di quanto non faccia il 75/25 author/curator, dove la maggior parte dei post in trending, sono votati dai bid bots perchè i curator non hanno incentivi.

Quando si parla di autori, PAL nasce proprio solo per coloro che vogliono creare contenuti e non solo guadagnare passivamente.

Ciò porta gli autori comunque a guadagnare sia Steem, che PAL.

È vero che fra il 10% d’inflazione dedicato al Steem Proposal System preso dagli autori/curatori e il taglio da 75 a 50, chi posta riceve meno rewards in Steem.

Ma quando hai dei rewards anche sotto forma di tokens come PAL o WEED in parallelo e i vari MSTK/BEER/DRAMA tokens dove basta semplicemente partecipare ed interagire per ottenerli, ha davvero tanto senso lamentarsi?

Bisogna osservare le cose più in grande.

Steem sarà sempre più difficile da “minare” solo postando contenuti, è un dato di fatto innegabile, come passare da minare con un laptop ora BTC ha bisogno di magazzini pieni di ASICs.

Ma PALnet è il perfetto esempio di come un semplice token possa quasi riuscire anche a valere più della moneta nativa della blockchain su cui la Dapp è sviluppata. Volete più STEEM? Vendete PAL e comprate STEEM, semplice.

Se siete content creators, PAL è la vostra casa, ecco perché ho deciso di accumulare qualche token a tempo perso con i pochi STEEM che tengo liquidi di tanto in tanto.

Dopo l’hardfork gli autori ricevono 30% meno Steem? E se vi dicessi che su PALnet oltre a STEEM si riceve l’equivalente apparentemente “perso” in PAL o qualsiasi altra Nitrous community voi vogliate far parte?

Sembra ancora il male assoluto per gli autori l’Hardfork 21?

-fedesox

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