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Bazzico sui social media ormai da molti anni, ben prima di Facebook, con Myspace e Netlog (bei tempi).
C’è sempre stato qualcosa di affascinante nel poter raggiungere persone con interessi e pensieri simili ai tuoi.
Gran parte della mia “carriera” social fino poco tempo fa ruotava attorno a YouTube.
Parlando proprio di YouTube, la ragione principale per cui non mi è mai andato a genio più di tanto.
Tralasciando lo split ignobile dei profitti dell’advertising 60% YouTube/Google, 40% autore di cui 50% stato italiano.
Il vero problema stava nel fatto che la maggior parte dei contenuti sono falsi fino al midollo, con venditori d’olio di serpente e troll ovunque.
C’è però una categoria speciale che mi ha sempre trovato fastidioso, quella dei Social Media Snob.
Cosa sono?
Persone che postano contenuti ma che non rispondono mai ai loro fan, come se fosse un programma televisivo dove però poter commentare.
Non parlo solo di YouTube, ma anche Instagram e Facebook.
Mi sta bene che se qualche YouTuber riceve 5000 commenti ogni video un po’ di difficoltà nel rispondere ce l’abbia, ma qui si parla di persone che fin dai primi tempi di vita del canale, ignorano completamente la loro utenza.
Nel Giugno 2017 mi sono ritrovato alla fiera del fitness di Rimini con molti dei miei colleghi, all’epoca ero abbastanza in trending sulla piattaforma e si chiacchierava tranquillamente fra noi videomaker.
C’è stata però una cosa che notai che mi fece ancor di più voler scavare alla ricerca di un’alternativa.
Molti venivano a chiederci foto, io tutto entusiasta cercavo di accontentare tutti, mentre c’era un ragazzo, particolarmente noto oggi col quale ho perso i rapporti, il quale ad un certo punto si mise a rispondere male con aria molto seccata e se ne andò spintonando dalla folla.
Un po’ come voler a tutti i costi fare l’astronauta e poi ammettere di soffrire di vertigini il giorno del decollo per lo spazio.
Ps: Su quel razzo per lo spazio c’è scritto STEEM.
-fedesox